Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

martedì 31 luglio 2012

Pauline Barrett di Edgar Lee Masters

Armand Point*La gioia delle cose*1884
Quasi la larva di una donna dopo il bisturi del chirurgo!
e quasi un anno per riprender forza,
fino a che l’alba del decennale del nostro matrimonio
mi ritrovò quasi la stessa.
Passeggiammo insieme nel bosco
per un sentiero coperto di muschio silente e d’erba.
Ma io non potevo guardarti negli occhi
e tu non potevi guardarmi nei miei,
perchè il nostro dolore era tanto – un po’ di grigio sul tuo capo,
e io, la larva di me stessa.
Di che cosa parlammo? – del cielo e dell’acqua,
di ogni cosa, per nascondere i nostri pensieri.
Poi, il tuo dono di rose di selva
poste sul tavolo a dar grazia al nostro pranzo.
Povero caro, con quanto coraggio lottavi
a immaginare e rivivere un’estasi del ricordo!
Allora mi cadde il coraggio, scendendo la notte,
e tu mi lasciasti sola nella mia camera un istante,
come facevi quand'ero sposa, povero caro.
Io guardai nello specchio e qualcosa mi disse:
"Si dovrebbe essere morte del tutto, quando si è morte a metà –
e non fingere la vita, non truffare l’amore".
E allora lo feci, guardando là nello specchio.
Caro hai mai compreso?
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Almost the shell of a woman after the surgeon knife!
And almost a year to creep back into strenght,
Till the dawn of our wedding decennial
Found me my seeming self again.
We walked the forest together,
By a path of soundless moss and turf.
But I could not look in your eyes,
And you could not look in my eyes,
For such sorrow was ours – the beginning of gray in your hair,
And I but a shell of myself.
And what did we talk of ? – sky and water,
Anything, ‘most, yo hide our thoughts.
And then your gift of wild roses,
Set on the table to grace our dinner.
Poor heart, how bravely you struggled
To imagine and live remembered rapture!
Then my spirit drooped as the night came on,
And you left me alone in my room for a while,
As you did when I was a bride, poor heart.
And I looked in the mirror and something said:
"One should be all dead when one is half-dead –
Nor ever mock life, nor ever cheat love".
And I did it looking there in the mirror –
Dear, have you ever understood?

3 commenti:

Rose ha detto...

Un atto d'amore.

Abbracci grandi.

Nidia ha detto...

struggente, bellissimo

Francesca Vicedomini ha detto...

Sì certe poesie di Masters danno i brividi. Sono stata recentemente in un cimitero inglese della 1° Guerra Mondiale sull'Altopiano di Asiago. Ordinatissimo, su ogni tomba una scritta in memoria...unico figlio di...
ragazzo ventenne...la tua Rhoda e il tuo piccolo James.
Me li sentivo tutti intorno che mi parlavano, anche se adesso sono morti tutti, immagino anche il piccolo James....erano immensamente vivi.