Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

domenica 6 aprile 2014

Eclisse di Archiloco

Cornelis Van Poelenburgh
l'impensabile non c'è, su questa terra. Tantomeno il sacro.
E' fine dei prodigi, da che Zeus padre di celesti
da colmo giorno formò notte, velo nero su candore
di sole acceso: tutti s'imperlarono d'angoscia.
Dopo, equivoco dovunque: ipotesi infinita è umana
realtà. Uomini: nessuno deve scorgere miracolo
in caso che delfini e selvaggina tramutino saline
praterie, e questa senta suo riverbero d'onde, d'acque,
più intimo di terra asciutta, e quelli invece si perdano tra
   rocce
*****
Note: Il 6 aprile del 648 a.C. un' eclisse totale
        cancellò il sole dal cielo. Archiloco registrò
        il fenomeno, deducendone regole di saggezza.
        Per i biografi è un elemento di sicura datazione.
        Ezio Savino

2 commenti:

Rose ha detto...

Dev'essere stato un episodio terrificante!
Come siamo moderni e smaliziati noi, al confronto.

Un bell'Olimpo celestiale, oggi!

Buon lunedì. Eh, il riciccio ce tocca.

Francesca Vicedomini ha detto...

Nel nulla assoluto del sapere..il buio improvviso...angosciante davvero!