Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

mercoledì 30 aprile 2014

Rami di pesco di Ada Negri

William Stott of Oldham
Ferma al quadrivio, mentre piove e spiove
sotto l'aspro alternar delle ventate
schioccanti come fruste sulle facce
di chi va, di chi viene, una vecchietta
vende rami di pesco.
O primavera
per pochi soldi! O riso, o tremolio
di stelle rosee su bagnate pietre!
Scompare agli occhi miei la strada urbana
con fango e folla e strider di convogli
sulle rotaie, e saettar nemico
d'automobili in corsa. Ecco, e in un campo
mi trovo: è verde, di frumento a pena
sorto dal suolo: pioppi e gelsi intorno
con la promessa delle fronde al sommo
dei rami avvolti in una nebbia d'oro:
e peschi: oh, lievi, oh, gracili, d'un rosa
che non è della terra: ch'è di tuniche
d'angeli scesi a benedire i primi
germogli, e pronti, a un alito di brezza,
a rivolar da nube a nube in cielo.

4 commenti:

Juliet ha detto...

Francesca cara,
è davvero un piacere entrare in questo grazioso spazio di ricercate parole e immagini
soprattutto per chi come me, vi sgattaiola nei silenzi nottambuli..

Buon sole di maggio .. :)

Rose ha detto...

In effetti poche cose sono belle come i peschi in fiore!

Buon Primo Maggio!

Francesca Vicedomini ha detto...

Grazie Signore della Poesia...

Rose ha detto...

Omaggi alla Regina!