Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

venerdì 18 febbraio 2011

Inverno a Roma di Alfonso Gatto

Antonio Lopez Garcia/Carmencita/1966
I bambini che pensano negli occhi
hanno l' inverno, il lungo inverno. Soli
s' appoggiano ai ginocchi per vedere
dentro lo sguardo illuminarsi il sole.
Di là da sé, nel cielo, le bambine
ai fili luminosi della pioggia
si toccano i capelli, vanno sole
ridendo con le labbra screpolate.
Son passate nei secoli parole
d' amore e di pietà, ma le bambine
stringendo lo scialletto vanno sole
sole nel cielo e nella pioggia. Il tetto
gocciola sugli uccelli della gronda.

6 commenti:

Rose ha detto...

Ma che cosa splendida. Fresca, ariosa nonostante l'inizio e la fine.
Queste bambine romane sono irresistibili. Sembra di sentirle ridere e di vederle camminare sole sotto la pioggia.
Grazie ad Alfonso Gatto e naturalmente a Francesca!

Sole anche qui.

Gianrico Gualtieri ha detto...

"Ah, chiuder gli occhi / prima della morte, / per vergogna di me, di te, / di tutto... / Ma, vincere nel segno, / com'è forte di tenerezza il cuore, / com'è lutto / l'argento rassegnato sui presepi [...]

Amore, torna, vita della vita... "

Un poeta che apprezzo particolarmente. Grazie Francesca, buon WE...

Francesca Vicedomini ha detto...

Grazie a Voi e buon inizio di Carnevale!

Anonimo ha detto...

protrestie mettere la parafrasi?

Francesca Vicedomini ha detto...

Penso proprio di no.

Anonimo ha detto...

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