Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

venerdì 19 aprile 2013

19 aprile 1931 di Miklós Radnóti

Simeon Solomon
Ieri hanno sequestrato il mio nuovo libro,
ora sto seduto solo, con le dita
intrecciate attorno alle caviglie, oggi
con superstizione ho scavato sotto la soglia
una farfalla rossa, e lentamente m'addormento.

Mi ricordo! una volta una madre diciassettenne
priva di latte, la donna del mio amico,
si era assopita così stanca sopra la sua bimba di venti
   giorni
sognando camicine infantili
e scarpe nuove per il marito! e
si svegliò allegra come all'alba
nelle battaglie favolose i guerrieri al suono della tromba!

Mi sveglierò anch'io! sulla treccia
d'oro della mia amata urlerà la luce del sole
oscillando, la mia ombra crescerà fino al cielo
e con i miei ventidue anni sfrontati stanotte
per cena mangerò tre stelle!
*****
(Mi capirebbero le scimmie-Poesie (1928-1944)

4 commenti:

Rose ha detto...

Proprio bella. Sia per le immagini sia per i personaggi.
Dopo tre estenuanti giorni di elezioni presidenziali dove tutto e di più è accaduto, vale più che mai sognare.

Buona serata!

Francesca Vicedomini ha detto...

Ti sei svegliata Rose? Com'è stata la secchiata di acqua gelata? Per me terribile, ero a Venezia in Piazza S. Marco, Cà Foscari stava distribuendo le lauree e come oratore in quel momento Valerio Massimo Manfredi comincia a dare la bella notizia (per lui) della ricandidatura di Napolitano, Tutankamon era indisponibile???

Rose ha detto...

Bella doccia, non c'è che dire. Non ce l'ho con Napolitano, ma avevamo bisogno di aria fresca e ci hanno chiuso le finestre. Gli ex DC, i simpatizzanti del Tutankamon nazionale e un bel po' anche il Vaticano che non si fa gli affaracci suoi. Parlare di sinistra in questo Paese è ancora una bestemmia, a quanto pare.

Francesca Vicedomini ha detto...

Vedrai Rose..non se ne andrà senza fare danni. Ma spero tanto di sbagliarmi però....