Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

lunedì 22 aprile 2013

Per me stesso a Trinità dei Monti di Alfonso Gatto

Eliseu Visconti*1916
Come per davanzale nel ricordo
delle cose che vedi - mai notizia
da strepito può rompere l'accordo
del tuo silenzio, forse la mestizia

del capellone a soffio delle gote
può distrarti, ma è solo un altro sogno -
come per davanzale strade note
e nuove pur che un brivido le sfiori...

...a Trinità dei Monti con gli odori
d'aprile spunta l'erba delle capre...

Potresti, con la mano che non s'apre
dal suo pugno geloso, farti buono
e dòcile, incontrarmi dove sono
ad aspettarti. La memoria vede,
tu sei speranza e chiudI gli occhi: al piede
della tua morte - e per ricordo - i fiori.
****
(RIME DI VIAGGIO PER LA TERRA DIPINTA)

2 commenti:

Rose ha detto...

Gradevole.

Chissà qual è l'erba delle capre che cresce a Trinità dei Monti...

Un saluto di inizio settimana, sperando che ci offra una speranza.

Francesca Vicedomini ha detto...

Sperare bisogna, buon martedì....