Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

martedì 21 maggio 2013

Annientamento di Giuseppe Ungaretti

Egon Schiele
Versa il 21 maggio 1916

Il cuore ha prodigato le lucciole 
s'è acceso e spento 
di verde in verde 
ho compitato
 
Colle mie mani plasmo il suolo 
diffuso di grilli 
mi modulo 
di 
sommesso uguale 
cuore

M'ama non m'ama 
mi sono smaltato 
di margherite 
mi sono radicato
nella terra marcita 
sono cresciuto 
come un crespo 
sullo stelo torto 
mi sono colto 
nel tuffo di 
spinalba 

Oggi 
come l'Isonzo 
di asfalto azzurro 
mi fisso 
nella cenere del greto 
scoperto dal sole 
e mi trasmuto 
in volo di nubi 

Appieno infine 
sfrenato 
il solito essere sgomento 
non batte più il tempo col cuore 
non ha tempo nè luogo
è felice 

Ho sulle labbra 
il bacio di marmo

(L'ALLEGRIA-IL PORTO SEPOLTO)

2 commenti:

Rose ha detto...

Molto bella anche questa. Ungaretti come ci stupisce.

Piove, è freddo... finirà.
Buonanotte e sogni belli. Magari di annientamento tra le margherite o in un fiume blu.

Francesca Vicedomini ha detto...

Veramente oggi è stato bello, ma....è previsto un pessimo w.e. quasi quasi mi rassegno!