Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

giovedì 2 maggio 2013

Di maggio di Cenne da la Chitarra

Dante Gabriel Rossetti*Regina Cordium
Il maggio voglio che facciate en cagli
con una gente di lavoratori,
con muli e gran destrier’ zoppicatori:
per pettorali forti reste d’agli.

Intorno questo sìa novi gran bagli
di villan scapigliati e gridatori,
de’ qual’ resolvan sì fatti sudori,
che turben l’aire sì che mai non cagli;

altri villan poi facendovi mance
di cipolle porrate e di marroni,
usando in questo gran gavazze e ciance:

in giù letame ed in alto forconi;
vecchie e massai baciarsi per le guance;
di pecore e di porci si ragioni.
*************
(Risposta per contrari ai sonetti de' mesi di Folgore da San Geminiano)

6 commenti:

Rose ha detto...

Le cipolle porrate... mah, chissà che roba è?

La Dama con le Rose è un po' scucchiona, ma ha il suo fascino.

Poca pioggia, nuvole e sole.

Venere arriva e noi speriamo di passare una bella giornata!

Francesca Vicedomini ha detto...

Cenne era invidioso temo...
ieri sera temporale, stamattina nebbia, ora sole ma ventilato....buon w.e.

Francesca Vicedomini ha detto...

Scucchiona?? Illuminami....

Rose ha detto...

Scucchia = mento lungo e pronunciato.
Scicchione/a = chi ha il mento pronunciato. Non è proprio il dialetto delle mie parti, però, anche se si usa... ;)

Francesca Vicedomini ha detto...

Ah ecco, piccola Italia multilingue...
A Verona nel vecchio circolo della lirica che frequentavo quando colà abitavo, la povera Dame Joan Sutherland era chiamata in confidenza "la sbesolona"

Sbesola=mento=scucchia....

pensare che voce aveva....

Rose ha detto...

Poverina... però sbesolona è buffo!