Luc-Olivier Merson*1901 |
che ve sieno corbi ed argironcelli;
le chiane intorno senza caravelli:
entro nel mezzo v’abbia una isoletta,
de la qual esca sì forte venetta,
che mille parte faccia e ramicelli
d’aqua di solfo, e cotai gorgoncelli,
sì ch’ella adacqui ben tal contradetta.
Sorbi e pruni acerbi siano lìe,
nespole crude e cornie savorose;
le rughe sian fangose e strette vie;
le genti vi sian nere e gavinose,
e faccianvisi tante villanie,
che a Dio ed al mondo sïano noiose.
Risposta per contrarî ai sonetti de’ mesi
di Folgore da San Geminiano
XIII Secolo
2 commenti:
Ah ah! Si facevano i dispetti in versi!
Tipo "Tanto cafona e delinquente appare/la donna mia quand'ella a tutti sputa" o "Erano i peli neri all'aria sparsi".
Un abbraccio.
Già, a quante pare l'invidia è cosa vecchia....
Un abbraccio.
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