Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

mercoledì 13 giugno 2012

Metamorfosi nell'urna del Santo di Salvatore Quasimodo

Guercino*Sant'Antonio da Padova*1656
***
I morti maturano,
il mio cuore con essi.
Pietà di sé
nell'ultimo umore ha la terra.
Muove nei vetri dell'urna
una luce d'alberi lacustri:
Mi devasta oscura mutazione,
santo ignoto: gemono al seme sparso
larve verdi:
il mio volto è loro primavera.
Nasce una memoria di buio
in fondo a pozzi murati,
un'eco di timpani sepolti:
sono la tua reliquia
patita.
"Òboe sommerso"

3 commenti:

Francesca Vicedomini ha detto...

Oggi è il Santo.
Non è cosa che si può ignorare da queste parti!
Arriva il caldo???

Rose ha detto...

Sant'Antonio da Padova, è vero! La Basilica sta bene? Mi è parso che fosse stata toccata leggermente dal teremoto.

Qui non è caldissimo e oggi è piovuto un po'.

Buonanotte.

Francesca Vicedomini ha detto...

So che ci sono stati danni, ma anche prima del terremoto. In realtà io non li frequento....
Sta arrivando Scipione....