Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

domenica 28 aprile 2013

Guarda che bianca luna di Jacopo Vittorelli

Anne-Louis Girodet de Roussy-Trioson*Spring
Guarda che bianca luna!
guarda che notte azzurra!
Un'aura non sussurra,
non tremola uno stel.

L'usignoletto solo
va dalla siepe all'orno,
e sospirando intorno
chiama la sua fedel.

Ella, che il sente appena,
già vien di fronda in fronda,
e par che gli risponda:
 - Non piangere, son qui. -

Che dolci affetti, o Irene,
che gemiti son questi!
Ah! mai tu non sapesti
rispondermi così.

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(Dalle ANACREONTICHE  A IRENE)

3 commenti:

Francesco Zaffuto ha detto...

ciao Francesca sei come la guidatrice di un calesse che ci proponi sempre un passaggio nei campi della poesia. Ti segnalo un blog a più voci che sto tentando di costruire Arpa eolica - non potevo mancare di inserire il tuo blog nella Passeggiata tra i blog suggerita da Arpa eolica http://arpaeolica.blogspot.it/
ciao

Rose ha detto...

Musicata da Verdi.

La notte si sentono davvero, gli usignoli.

Buon inizio di settimana: il riciccio è alle porte!

Francesca Vicedomini ha detto...

Francesco vengo senz'altro...grazie di avermelo segnalato..e buon riciccio a tutti!!!!