Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

venerdì 26 aprile 2013

I miei occhi e Le cinque dita del poeta di Maksim Borodin

Lev Russov
          Apr. 26th, 2010 at 12:36 PM

I miei occhi fanno male per te
il mio mondo
la mia primavera
le mie speranze
anche se gli specialisti ritengono
che tutto questo
dipenda dal computer

**********

         Apr. 26th, 2010 at 6:36 PM

Le cinque dita del poeta
indicano il cielo
lì sono uccelli, nubi e luppolo volante
le piogge hanno cancellato tutto il superfluo
comincio a pensare di poter far tutto.

2 commenti:

Rose ha detto...

Credo sia la prima volta che trovo la parola "computer" in una poesia, ma per i poeti qualsiasi cosa può essere materia di ispirazione!

Un saluto venerdino da un luogo nuvolosetto. Buon sabato!

Francesca Vicedomini ha detto...

eh sì, Maksim è un nostro contemporaneo, il pc non lo si può ignorare nel bene e nel male. Qui piove a dirotto. Passo e chiudo.

Un abbraccio!!!