Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

domenica 5 maggio 2013

Di Maggio di Folgore da San Gimignano

Abbey Altson
Di maggio sí vi do molti cavagli,
e tutti quanti siano affrenatori,
portanti tutti, dritti corritori;
pettorali e testère di sonagli,

con bandère e coverte a molti tagli
di zendadi e di tutti li colori;
le targhe a modo degli armeggiatori;
viol’ e ros’ e fìor, ch’ogn’uom abbagli;

e rompere e fiaccar bigordi e lance,
e piover da finestre e da balconi
11in giú ghirlande ed in sú melerance;

e pulzellette gioveni e garzoni
baciarsi ne la bocca e ne le guance:
d’amor e di goder vi si ragioni.

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(Sonetti dei mesi)

4 commenti:

Rose ha detto...

Un mese... amoroso! Di fatto, spesso preludio di bollenti trescucce estive fra vippetti di poco sugo. Ma noi meritiamo di meglio. ;)

Carine le ragazze inghirlandate e musicali: sembra che si godano molto la giornata di sole.

Un abbraccio in attesa del riciccio che verrà!

Francesca Vicedomini ha detto...

Anche il Divo Giulio se ne va, chissà quanti segreti si porta nella tomba...buon riciccio!

Rose ha detto...

Ricicciai.

Credevo che Andreotti non sarebbe morto mai... e comunque tra lui e un altro, avrei preferito che se ne fosse andato... ehm... l'altro! ;)

Francesca Vicedomini ha detto...

Bè Rose, dopo la A.....