Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

mercoledì 6 giugno 2012

La canzone delle fate che rubano in giardino di Leigh Hunt

Ruth Sanderson*Goldenwood
Siam le Fate buone e fanciullesche,
Di dimensioni non gigantesche,
E quando andiamo in giardino,
Spesso la luna fa capolino.
Ci paion più dolci i dolci rubati,
I baci rubati son quelli più amati,
Che belle le donne in chiesa adocchiate,
Rubate sian le mele che mangiate.
Quando la gente al letto si appresta,
Ecco il momento di andare in giardino,
Eppure i frutti non son da mangiare,
Quel conta è rubare, rubare.
♥♥♥♥♥♥♥♥
SONG OF FAIRIES ROBBING AN ORCHARD
We, the Fairies, blithe and antic,
Of dimensions not gigantic,
Though the moonshine mostly keep us,
Oft in orchards frisk and peep us.
Stolen sweets are always sweeter,
Stolen kisses much completer,
Stolen looks are nice in chapels,
Stolen, stolen, be your apples.
When to bed the world are bobbing,
Then's the time for orchard-robbing;
Yet the fruit were scarce worth peeling,
Were it not for stealing, stealing.

3 commenti:

Francesca Vicedomini ha detto...

Che belle leggiadre ladre ingenue...si potesse dire così di molti....
buona serata!

Rose ha detto...

Vero! Fatine deliziose che rubano dolci e baci... come le capisco! Anzi, vado a mangiarmi un quadretto di cioccolato con le nocciole (comprato, però!). ;)

Abbinamento perfetto con le fanciulle tra gli alberi.

Ricambio il bacio di Veronica.

Buonanotte!

Anonimo ha detto...

Leggera e bella la poesia di queste fanciulle. Ed un bacio rubato, che medicina! Ciao, Gianfranco.