Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

sabato 9 giugno 2012

Sovra i mirti e fra le rose di Anacreonte

Ettore De Maria Bergler*Floralia
Sovra i mirti e fra le rose,
Sovra molli erbe odorose
Adagiato io voglio ber.
Deh, t'annoda al collo il manto,
Bell'Amore! e mentr'io canto,
Corri a farmi da coppier.
Ahi! l'umana vita fugge
Come ruota che si strugge
Più che gira, e sempre va.
Sonno eterno in poca fossa
Sulla polvere e fra l'ossa
Il mio corpo dormirà.
A che i balsami e i conforti
Sulle tombe? A che su' morti
Tanto vino e tanti fior?
A me il nappo e la corona
Or ch'io spiro, or che risuona
La mia lira e m'arde il cor.
Vieni e meco ti trastulla;
Qui m'invita la fanciulla
Che sa ridere e trescar.
Ah, Cupido! è meglio, innanzi
Che fra' morti ignudo io danzi,
Dar gli affanni ai venti e al mar.
(Traduzione di Ugo Foscolo)

4 commenti:

Rose ha detto...

Anacreonte godereccio. Vogliamo biasimarlo?

Buon fine di settimana, che è proprio di giugno pieno.

Francesca Vicedomini ha detto...

Qui il giugno è ancora incerto, stamattina alle cascate del Silan, ho fatto la doccia non richiesta, era gelata....

Rose ha detto...

Meglio il caffè davanti a Palladio, non c'è dubbio! ;)

Un abbraccio all'incantevole Signora che seduta a tavolino ci guarda dalla foto.

Francesca Vicedomini ha detto...

Grazie dall'incantevole (ci vedi bene???)Signora Wow!