più tenere in fatto di prodigi.
So che Venere è un fatto di mani, artigiano,
conosco il mio mestiere:
dal silenzio più solenne fino a sterminare l'anima
- tutta la divina scala -
da: mio respiro! a: non respirare!
18 giugno 1922
poesie a colori
Il vento soffia e nevica la frasca,e tu non torni ancora al tuo paese,quando partisti, come son rimasta,come l'aratro in mezzo alla maggese.
2 commenti:
Che potenza. Gli opposti, gli estremi. L'Amore passa dall'uno all'altro senza freni e senza distinzioni.
Distruzione, annientamento, asfissia, ma anche sapiente e accorta costruzione.
Buongiorno!
Un modo di sentire molto "russo", come d'altronde le opere liriche, così tragiche, spossanti, estreme.
Buon sabato Rose!
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