Max Klinger/1882 |
nel velluto dell'erba, una messe diabolica di rubini e di braci.
Sotto, il mare che sogna: un'allucinante distesa di stelle cadute,
di liquide perle malate, di pallide rose svenute.
Nello smeraldo dell'erba, come un'oscena reliquia, tutti quei rosolacci
urlano e sanguinano come risate e schiaffi di imbellettati pagliacci.
Mare e rosolacci: una lama di cielo col manico di madreperla della marina
che qui ha compiuta di vergini e d'angeli una mostruosa carneficina.
(Brindisi alla notte)
6 commenti:
La natura che sempre ispira e descrive Govoni trasmette in questa poesia tutti i suoi colori e le sue emozioni.
E' così viva, diventa reale ... e sogna!!
Bellissimo leggere che il mare sogna.
in questi giorni in cui, come del resto spesso, è lui il protagonista dei miei sogni!!
Buona giornata
C'è tanta violenza. Lame, sangue, urla, schiaffi, mostruosa carneficina.
Govoni rende a le parole il contrasto tra il rosso sfacciato dei papaveri e la parte di terra che li ospita.
Senz'altro crea una scossa, un'immagine forte e immediata, ma non condivido le sue sensazioni a proposito dei rosolacci.
Secondo me il brindisi l'aveva messo ko. :\
Buona giornata: se incontrate un papavero salutatelo e rendete omaggio alla sua sottanina di seta.
Passeggiando sulle onde della rete, giorni fa sono arrivata qua.. e devo dire che per me è una scoperta continua queste poesie giornaliere.
Concordo su un Govoni certamente tagliente, quasi a stridere nelle sue immagini forti.. eppure ci si perde, lo si insegue in questa natura rossacea, violenta così presente nell'umanità..
Devo ammettere che l'immagine del mare che sogna è piaciuta anche a me, ma non c'è tranquillità nelle sue parole, solo anelito.
Grazie di questo spazio..
allarga il cuore e la mente
Davvero magnifica questa poesia violenta, mi ha affascinato subito, con questi colori, lo smeraldo il sangue..(la mia natura tenebrosa e nascosta...)
Grazie Rita, Rose e Serena, per essermi amiche!
Questa mattina non mi lasciano postare la poesia, proverò più tardi...a dopo...
Buongiorno a te Veronica cara, una carezza a Ulisse...
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