Signore, il suo sentiero
quando a te la sua anima
e al mondo la sua pelle
dovrà riconsegnare
quando verrà al tuo cielo
là dove in pieno giorno
risplendono le stelle.
Quando attraverserà
l'ultimo vecchio ponte
ai suicidi dirà
baciandoli alla fronte
venite in Paradiso
là dove vado anch'io
perché non c'è l'inferno
nel mondo del buon Dio.
Fate che giunga a Voi
con le sue ossa stanche
seguito da migliaia
di quelle facce bianche
fate che a voi ritorni
fra i morti per oltraggio
che al cielo ed alla terra
mostrarono il coraggio.
Signori benpensanti
spero non vi dispiaccia
se in cielo, in mezzo ai Santi
Dio, fra le sue braccia
soffocherà il singhiozzo
di quelle labbra smorte
che all'odio e all'ignoranza
preferirono la morte.
Dio di misericordia
il tuo bel Paradiso
lo hai fatto soprattutto
per chi non ha sorriso
per quelli che han vissuto
con la coscienza pura
l'inferno esiste solo
per chi ne ha paura.
Meglio di lui nessuno
mai ti potrà indicare
gli errori di noi tutti
che puoi e vuoi salvare.
Ascolta la sua voce
che ormai canta nel vento
Dio di misericordia
vedrai, sarai contento.
Dio di misericordia
vedrai, sarai contento.
4 commenti:
De Andrè nel suo essere umano è misericordioso e il suo Dio non può mai essere peggiore...
Dedicata a Luigi Tenco, mi pare.
Meravigliosamente umana.
De Andrè passa sul tema del suicidio anche con La ballata del Michè, tragicamente attuale.
Oggi freddo umido.
Pare l'abbia proprio composta di ritorno dal funerale di Luigi. Fra qualche giorno ricorre l'anniversario della tragica morte di un poeta che fu malamente mescolato al business...uscendone distrutto.
Grazie anche a Francesco, la galaverna continua, ma il sole ha fatto qualche timida uscita. Ma freddo brrrr.
Ciao Francesca, proprio ieri ho riascoltato questa canzone, che è poesia delicata. Un abbraccio e .. buon gelo:)
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