Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

martedì 20 marzo 2012

In the morning you always come back di Cesare Pavese

Tamara De Lempicka
Lo spiraglio dell'alba
respira con la tua bocca
in fondo alle vie vuote.
Luce grigia i tuoi occhi,
dolci gocce dell'alba
sulle colline scure.
Il tuo passo e il tuo fiato
come il vento dell'alba
sommergono le case.
La città abbrividisce,
odorano le pietre -
sei la vita, il risveglio.
Stella sperduta
nella luce dell'alba,
cigolio della brezza,
tepore, respiro -
è finita la notte.
Sei la luce e il mattino.
20 marzo 1950

3 commenti:

Lara ha detto...

Poesia delicata e toccante, questa di Pavese.
Grazie Francesca,
Lara

Rose ha detto...

Sembra di percepire il respiro di lei (è una lei, non può essere che una lei).

Grazie.

Stiamo entrando in primavera!

Anonimo ha detto...

é bello leggerla respirando la campagna nuova coi fiori dell'alba
RAFHAEL ARTHUR LIGUORO