Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

giovedì 15 marzo 2012

Languido il limone di Antonio Machado

Aristide Maillol
Languido il limone tiene sospeso
un incolore ramo polveroso
sull'incanto della fonte limpida,
e lì  in fondo sognano
i frutti d'oro...
E' una sera chiara,
quasi di primavera,
mite sera di marzo,
che nasce al soffio prossimo d'aprile;
me ne sto solo nel patio in silenzio
cercando quella illusione candida
ed antica: un' ombra sul muro bianco,
un ricordo, nella sponda di pietra
della fonte addormentata, o, nell'aria,
un vagare di tunica leggera.
Nel clima della sera si distende
quell'aroma di assenza,
che dice all'anima luminosa: mai,
che dice al cuore: spera.
Quell'aroma che evoca i fantasmi
delle fragranze vergini e svanite.
Sì, ti ricordo, sera allegra e chiara,
quasi di primavera,
sera senza fiori, quando mi offrivi
il profumo intenso della menta,
e del buon basilico,
che mia madre aveva nei suoi vasi.
Tu mi vedesti immergere le pure
mani nella serena
acqua, per cogliere i frutti incantati
che oggi sognano in fondo alla fonte...
Sì, ti conosco sera alelgra e chiara,
quasi di primavera.
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EL LIMONERO
El limonero lánguido suspende
una pálida rama polvorienta
sobre el encanto de la fuente limpia,
y allá en el fondo sueñan
los frutos de oro…
Es una tarde clara,
casi de primavera,
tibia tarde de marzo
que el hálito de abril cercano lleva;
y estoy solo, en el patio silencioso,
buscando una ilusión cándida y vieja:
alguna sombra sobre el blanco muro,
algún recuerdo, en el pretil de piedra
de la fuente dormido, o, en el aire,
algún vagar de túnica ligera.
En el ambiente de la tarde flota
ese aroma de ausencia,
que dice al alma luminosa: nunca,
y al corazón: espera.
Ese aroma que evoca los fantasmas
de las fragancias vírgenes y muertas.
Sí, te recuerdo, tarde alegre y clara,
casi de primavera,
tarde sin flores, cuando me traías
el buen perfume de la hierbabuena,
y de la buena albahaca,
que tenía mi madre en sus macetas.
Que tú me viste hundir mis manos puras
en el agua serena,
para alcanzar los frutos encantados
que hoy en el fondo de la fuente sueñan…
Sí, te conozco, tarde alegre y clara,
casi de primavera.
(Soledades)

5 commenti:

Francesca Vicedomini ha detto...

Buon soba a tutti. (Sempre in mezzo alle scartoffie Rose?)

Rose ha detto...

Buonasera, Francesca cara. Mi piace tantissimo la tua foto con la collana colorata come le tue poesie.

Sono ancora scartoffiata, ma si sta aprendo uno spiraglio, per fortuna.

Buono il profumo di questo limone. Machado è sensuale. Mi sono immedesimata nei suoi ricordi. L'olfatto è un senso potente e ingiustamente sottovalutato.

Marzo tiepido e gentile. Buona giornata.

Anonimo ha detto...

Hermosa poesia di un autore messo in secondo piano da altri suoi più fortunati connazionali. C'`é da fare un parallelismo fra lui e Montale. Si può notare come le sensazioni sono simili se non addirittura uguali. In machado si trova il PATIO in Montale gli alberi di una CORTE. Anche le presenze, i 'fantasmi` si ritovano in M. nella disturabata divinità.
Poesia fresca e gentile di marzo.
Un saluto a te Francesca.
RAFHAEL ARTHUR LIGUORO

Nidia ha detto...

Ho cominciato a conoscere Machado anni fa durante un soggiorno-studio a Laredo, Spagna del nord. Mi emozionano i suoi versi, intensi e leggeri al tempo stesso. Delizioso questo limonero, e pure l'immagine che hai associato.

Francesca Vicedomini ha detto...

Grazie a tutti e buon inizio di week-end (ultimo dell'inverno)