Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

lunedì 6 giugno 2011

Dora Williams di Edgar Lee Masters

Quando Reuben Pantier se ne andò e mi piantò
andai a Springfield. Là incontrai un libertino,
il cui padre era appena morto lasciandogli una fortuna.
Egli mi sposò ubriaco. La mia vita fu disgraziata.
Passò un anno, e un giorno lo trovarono morto.
Così fui ricca. Me ne andai a Chicago.
Qui conobbi un bel giorno Tyler Rountree, canaglia.
Me ne andai a New York. Un magnate dai capelli grigi
perse la testa per me – un altro patrimonio.
Mi morì una notte proprio fra le braccia, sapete.
(Vidi la sua faccia violacea per anni, dopo).
Fu quasi uno scandalo. Me ne andai,
questa volta a Parigi. Ero ormai una donna,
insidiosa, scaltra, esperta del mondo e ricca.
Il mio elegante appartamento vicino agli Champs-Élysées
divenne centro d'ogni sorta di tipi:
musicisti, poeti, bellimbusti, artisti, nobili.
Vi si parlava francese e tedesco, italiano, inglese.
Sposai il conte Navigato, di Genova.
Andammo a Roma. Mi avvelenò, credo.
Adesso nel Campo Santo che guarda
il mare dove Colombo giovane sognò nuovi mondi,
ecco cos'hanno scritto: "Contessa Navigato
implora eterna quiete".
***** 
When Reuben Pantier ran away and threw me
I went to Springfield. There I met a lush,
Whose father just deceased left him a fortune.
He married me when drunk. My life was wretched.
A year passed and one day they found him dead.
That made me rich. I moved on to Chicago.
After a time met Tyler Rountree, villain. I moved on to New York.

 A gray-haired magnate
Went mad about me -- so another fortune.
He died one night right in my arms, you know.
(I saw his purple face for years thereafter.)
There was almost a scandal. I moved on,
This time to Paris. I was now a woman,
Insidious, subtle, versed in the world and rich.
My sweet apartment near the Champs Élysées
Became a center for all sorts of people,
Musicians, poets, dandies, artists, nobles,
Where we spoke French and German, Italian, English.
I wed Count Navigato, native of Genoa.
We went to Rome. He poisoned me, I think.
Now in the Campo Santo overlooking
The sea where young Columbus dreamed new worlds,
See what they chiseled: "Contessa Navigato
Implora eterna quiete."

3 commenti:

Rose ha detto...

Ma che avrà fatto mai per dover implorare la quiete eterna? Di certo si è beccata la disapprovazione di una società puritana, ma la Contessa Navigato è solo una donna che, nel bene e nel male, è vissuta di ciò che la vita le ha offerto.

Francesca, come sempre, ha indovinato il ritratto.

Buona settimana.

Francesca Vicedomini ha detto...

Sono pienamente d'accordo con te Rose! Se non fai del male agli altri perchè non vivere come si vuole?
Buon lunedì temporalesco e piovoso, ieri sono diventata prozia! Wow che impressione...

Rose ha detto...

Prozia... suona bene! Auguri a te e ai fortunati pronipoti! :)