Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

venerdì 24 giugno 2011

Estate di Hermann Hesse

Pal Szinyei Merse/1902
Improvvisamente fu piena estate.
I campi verdi di grano, cresciuti e
riempiti nelle lunghe settimane di piogge,
cominciavano a imbiancarsi,
in ogni campo il papavero lampeggiava
col suo rosso smagliante.
La bianca e polverosa strada maestra era arroventata,
dai boschi diventati più scuri risuonava più spossato,
più greve e penetrante il richiamo del cuculo,
nei prati delle alture, sui loro flessibili steli,
si cullavano le margherite e le lupinelle,
la sabbia e le scabbiose, già tutte in pieno rigoglio
e nel febbrile, folle anelito della dissipazione
dell’approssimarsi della morte
perché a sera si sentiva qua e là nei villaggi il chiaro,
inesorabile avvertimento delle falci in azione.

5 commenti:

Rose ha detto...

Hai illustrato la poesia con un'immagine appropriatissima... Francesca, sei un fenomeno! Per curiosità, sono andata a cercare la lupinella e le scabbiose.

Oggi cielo velato... buona giornata!

Francesca Vicedomini ha detto...

La lupinella non me la dà, le scabbiose bei fiori azzurro lilla, nonostante il nome...
Buon w.e.

Rose ha detto...

Inserisco una nuova lupinella.

Rose ha detto...

Sei molto carina nella foto del tuo giardino!
Si vede anche un pelosetto scuro che spunta da dietro il tronco...

Buon fine settimana.

Francesca Vicedomini ha detto...

...e la borsetta Rose, come dice mio marito "Non mollare la borsetta che ti rubano la pensione" La pelosetta in questione è Trilli, grazie per la nuova lupinella, buon sabato soleggiato!