Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

venerdì 3 giugno 2011

Gli ireos gialli di Luciano Erba

Nikolai Astrup/Klar Juninatt
I ragazzi partiti al mattino
di giugno quando l'aria sotto i platani
sembra dentro rinchiudere un'altra aria
i ragazzi partiti alla pesca
con un'unica lenza ma muniti
di un paniere ciascuno a bandoliera,
in silenzio ora siedono sul filobus
arrivato veloce al capolinea
e il sogno rifanno che Milano
abbia azzurre vallate oltre il Castello
dove saltino i pesci nei torrenti.
Sui prati rimane un po' di nebbia
la tinca nella sua buca di fango
ricomincia a dormire. Mattiniera
la carpa perlustra attorno ai bordi
di un tranquillo canale. La carpa
è astuta e non abbocca mai.
I pescatori non avranno fortuna. Ma
risalendo i canali e le roggie,
di prato in prato, di filare in filare,
arriveranno i ragazzi dove è fitta
la verzura dei fossi, dove gialli
sono i fiori degli ireos e come spade
le foglie tagliano fresche correnti
sotto l'ombra dei salici,
Arriveranno fino ai fiori lontani
i pescatori senza ventura
i ragazzi in gita nella pianura!
(Il prete di Ratanà/All'insegna del pesce d'oro/1959)

4 commenti:

Rose ha detto...

Gli ireos gialli salvano la giornata di pesca infruttuosa.
I palloncini arancioni salvano Milano da un grigiore asfittico.

Tempuccio bruttino... pazienza: thanks God it's Friday ;)

Francesca Vicedomini ha detto...

W l'arancione bel colore in tutti i sensi...

tiziana ha detto...

sempre ottime scelte!
un saluto

Francesca Vicedomini ha detto...

Grazie, oggi sono molto in ritardo. Ero in tutt'altre faccende affaccendata! Buona domenica!