Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

martedì 15 novembre 2011

Dall'interno di Paul Eluard

Edward Steichen*1913
Primo comando del vento
La pioggia s'avvolge sul giorno
Primo segno che si levi
La vela chiara degli occhi
Sulla fronte di un'unica casa
Sul fianco d'una tenera parete
In seno a una serra assopita
Fissiamo un fuoco di velluto
Fuori la terra si degrada
Fuori la tana dei morti
Frana nel fango scivola
Una rosa si strazia di lividi.
*°*°*°
Du dedans
Premier commandement du vent
La pluie enveloppe le jour
Premier signal d’avoir à tendre
La voile claire à nos yeux
Au front d’une seule maison
Au flanc de la muraille tendre
Au sein d’une serre endormie
Nous fixons un feu velouté
Dehors la terre se dégrade
Dehors la tanière des morts
S’écroule et glisse dans la boue
Une rose écorchée bleuit.
(Poésie et vérité)

2 commenti:

Rose ha detto...

Un interno fisico e metaforico.
Mi ha dato una sensazione di freddezza.

Buona serata.

Francesca Vicedomini ha detto...

Eluard lo fa spesso. Buon soba!