Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

lunedì 18 aprile 2011

Un giovane canta nel mese di aprile la domenica delle Palme

Marianne Stokes/Slovacchia/1905
Salirò sopra l'ulivo,
farò una palma d'argento,
una piccola palma galante
perché a tutti i vicini resti in mente.
Ecco la palma, amore, ridammi la pace:
non far ridere di me i miei nemici.
Ecco la palma, cara, ridammi la pace
ora che sui fiori è caduta la croce.

3 commenti:

Rose ha detto...

Che belli, Francesca: mi piacciono molto sia la poesia sia il dipinto.

Grazie e buon inizio. Il freddo si sta sciogliendo.

asia ha detto...

Quando Adamo usci' dal paradiso, porto' con sé la palma: tutti i palmeti del mondo derivano da quella pianta del paradiso.( ah! é x questo che quando ammiro una palma della terra mi sembra di essere in paradiso!)
La ragazza nel quadro ha fra le mani la brocca con l'acqua, cioé ha già nelle mani la palma. La brocca rappresenta simbolicamente le radici dell'albero, fra queste radici si trova la sorgente: acqua e palma sono indissolubili.
Mi unisco a Rose: che belli!
ciao

Francesca Vicedomini ha detto...

Ma grazie! Siete gentilissime, mi ha fatto molto piacere leggervi (sempre d'altra parte...)
Buon martedì santo, sole ma ancora un pò fresco qui!