Plinio Nomellini◙Parisina◙1913 |
Quando notturno l'uomo con la scure
piomberà sui ciliegi, e scorticati
come volpi i bei rami penderanno,
che cosa mi avrà ucciso e violentato
che già degli anni a fuoco non recasse
il marchio d'ogni male e d'ogni addio?
Ad aprile corone bianche e argento
non fioriranno più queste mie notti
che una suprema luce ancora illude
ora che il fuoco è spento e che la vita
in sè, fiore di tenebra, si chiude.
(Utilità della memoria)
2 commenti:
Gradita. Una poesia di addio che non risulta amara come forse vorrebbe.
Anche Nomellini è ben gradito. Leggevo proprio in questi giorni della mostra sui pittori Divisionisti a Rovigo e ho pensato che tu, Francesca, ci saresti andata.
Un abbraccio a tutti. Continua il freddo.
Effettivamente ci ho pensato, poi tra il dire e il fare...non è la prima che mi perdo...
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