Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

venerdì 13 aprile 2012

Il marchio di Maria Luisa Spaziani

Plinio Nomellini◙Parisina◙1913
Quando notturno l'uomo con la scure
piomberà sui ciliegi, e scorticati
come volpi i bei rami penderanno,
che cosa mi avrà ucciso e violentato
che già degli anni a fuoco non recasse
il marchio d'ogni male e d'ogni addio?
Ad aprile corone bianche e argento
non fioriranno più queste mie notti
che una suprema luce ancora illude
ora che il fuoco è spento e che la vita
in sè, fiore di tenebra, si chiude.
(Utilità della memoria)

2 commenti:

Rose ha detto...

Gradita. Una poesia di addio che non risulta amara come forse vorrebbe.

Anche Nomellini è ben gradito. Leggevo proprio in questi giorni della mostra sui pittori Divisionisti a Rovigo e ho pensato che tu, Francesca, ci saresti andata.

Un abbraccio a tutti. Continua il freddo.

Francesca Vicedomini ha detto...

Effettivamente ci ho pensato, poi tra il dire e il fare...non è la prima che mi perdo...