Se quant'ero felice potessi dimenticare Ricordare quanto sono triste Sarebbe una trascurabile avversità Ma il rammentarsi della Fioritura Porta a rendere il Novembre difficile Fin quando io che ero quasi audace Perderò la strada come una Bimbetta E morirò di freddo.
2 commenti:
Anonimo
ha detto...
fino a quando la sera si colma di sete e di fame il cantuccio che aspetta riscalda e domanda presenza; le chine del sogno accarezzano ancora il richiamo suadente del sonno
Questo blog nasce dal mio amore per la poesia e per la pittura, che sempre ho immaginato sposate. Non è da ritenersi testata giornalistica, perchè fonda la sua attività sulla libertà d'espressione creativa, che da sempre ha animato il progredire del pensiero universale. E'realizzato senza alcun scopo di lucro e non intende violare alcun copyryght. Se così non fosse scrivetemi.
Chi gentilmente mette un commento è pregato di non farlo nell'anonimato. Grazie.
2 commenti:
fino a quando la sera
si colma di sete e di fame
il cantuccio che aspetta riscalda
e domanda presenza;
le chine del sogno
accarezzano ancora
il richiamo suadente del sonno
Gujil
Ti ringrazio Hujil, i tuoi versi sono sempre molto belli.
Posta un commento