Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

martedì 30 novembre 2010

A un viaggiatore di Lionel Johnson

Carbonetti*Tempesta di novembre
I monti, e infine la morte solitaria
Sui monti solitari: o forte amico!
Concluso il peregrinare, compiuta la fatica,
Riposi infine davvero:
La terra ti diede il meglio di sé,
Quella fatica e questa fine.
La terra fu tua madre, e tu il suo vero figlio
La terra ti chiamò a conoscere le sue strade,
Sopra le grandi vette, su pei grandi fiumi: ora,
Sul petto generoso della terra
Riposi infine davvero:
Tu, e i tuoi ardui giorni.
Addio, cuore vigoroso! La notte tranquilla
Guarda calma a te: e il sole riversa
Su te il suo fulgore, o cuore possente!
La terra ti dà perfetto riposo:
La terra, che i tuoi piedi veloci calcarono:
La terra, che le ampie stelle coronano.
(A Mario Monicelli, grazie per il divertimento)

1 commento:

Rose ha detto...

Ringrazio anch'io.