all’improvviso.
I ruscelletti mutano la voce.
Labili tenerezze
trascorron, giù dall’etere, la terra.
Vanno i sentieri, lieti d’apparire:
vanno lontano.
E per l’albero spoglio, ecco,
I ruscelletti mutano la voce.
Labili tenerezze
trascorron, giù dall’etere, la terra.
Vanno i sentieri, lieti d’apparire:
vanno lontano.
E per l’albero spoglio, ecco,
d’incanto,
tu vedi – espressa – un’anima
tu vedi – espressa – un’anima
salire.
4 commenti:
L'anima della vita, presente in tutti gli esseri viventi e in tutta la Terra.
Un buon 16 marzo, in attesa della Festa dell'Unità d'Italia e della primavera ufficiale.
E quando tutto sarà finito? Quando tutto sarà concluso? Io non la vedrò la conclusione, conoscerò l'elisione, il troncamento... "noi non vediamo mai lo spazio puro", dice Rilke parlando degli animali. E per i Greci perfetto era soltanto ciò che era finito, provvisto di limiti, conchiuso - e conchiudibile - entro una forma. La mia forma è un continuo abbozzo un plasmare un fingere un tentare. Un resistere. Solo.
Pardon Francesca, cancella pure se ti e vi annoio. Buona serata.
Che dici Ardea?
Noioso, anzi tragico, sarebbe un blog vuoto senza i commenti preziosi degli amici!
Continua te ne prego.
Buona giornata de L'Unità d'Italia a te, Rose e tutti i compagni di viaggio.
(Stanotte siamo stati vicini di nuovo all'alluvione, ora sta migliorando)
Siamo finiti e infiniti, perché mutevoli nel tempo e nello spazio, perché aggregati di infinite piccolissime particelle anche loro in continuo mutamento e sottoposte a continue interazioni con il tutto.
Non chiuderei la nostra vita in qualche limite, fosse pure quello della perfezione.
Posta un commento