Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

venerdì 25 marzo 2011

Hai un sangue, un respiro di Cesare Pavese

Prudence Heward/Mrs. Zimmerman/1943Hai un sangue, un respiro.
Sei fatta di carne
di capelli di sguardi
anche tu. Terra e piante,
cielo di marzo, luce,
vibrano e ti somigliano -
il tuo riso e il tuo passo
come acque che sussultano -
la tua ruga fra gli occhi
come nubi raccolte -
il tuo tenero corpo
una zolla nel sole.
Hai un sangue, un respiro.
Vivi su questa terra.
Ne conosci i sapori
le stagioni i risvegli,
hai giocato nel sole,
hai parlato con noi.
Acqua chiara, virgulto
primaverile, terra,
germogliante silenzio,
tu hai giocato bambina
sotto un cielo diverso,
ne hai negli occhi il silenzio,
una nube, che sgorga
come polla dal fondo.
Ora ridi e sussulti
sopra questo silenzio.
Dolce frutto che vivi
sotto il cielo chiaro,
che respiri e vivi
questa nostra stagione,
nel tuo chiuso silenzio
è la tua forza. Come
erba viva nell'aria
rabbrividisci e ridi,
ma tu, tu sei terra.
Sei radice feroce.
Sei la terra che aspetta.

3 commenti:

viola ha detto...

Questa poesia mi ha messo i brividi, ricordo di averla già sentita ai tempi della scuola, ma oggi l'ho proprio "sentita" dentro
grazie Francesca e buona giornata di sole:)

Rose ha detto...

Davvero emozionante. Una donna, una bambina, la terra come suolo, come natura, come madre.

La signorina Giulietta ha un musino che è tutto un programma.

Auguro un buon weekend.

Francesca Vicedomini ha detto...

Viola, i giardini si stanno riempiendo di te...
E fra poco tocca a Rose...
Buongiorno amiche!