Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

domenica 1 maggio 2011

Serenata di Giosuè Carducci

Moreau/Evening and sorrow/1882 
Le stelle che vïaggiano su 'l mare
Dicono - O bella luna, non dormire,
O bella luna, vògliti levare,
Ché noi vogliamo per lo mondo gire.
Vogliam fermarci su la camerella
Ove nel sonno sta nostra sorella,
Nostra sorella splendïente e bruna
Che un mago ci ha rapita, o madre luna. -
Di cima al colle rispondono i pini
E da la riva del fiume gli ontani:
- O stelle da' begli occhi piccolini,
Deh perché fate quei discorsi vani?
Ella ci apparve il dí primo di maggio
Tra un lauro snello e un glorïoso faggio,
E dove ella sbocciò ninfa dal suolo
Cresce una rosa e canta un rusignolo. -
Poi che le stelle tramontan nel mare,
Al monte e al piano tace ogni rumore:
La terra buia una camera pare
Ove s'addorme al fin l'uman dolore.
Come breve è la notte, o bella mia!
Desto nel bosco l'uccellin già pia.
L'alba di maggio t'imbianca il verone,
E il saluto del mondo in cuor ti pone.
(Rime Nuove-Libro Terzo)

5 commenti:

Francesca Vicedomini ha detto...

Buon 1° maggio a tutti (per me è la festa dei lavoratori e basta!).

Gianrico Gualtieri ha detto...

Anonimo Egiziano
(XII sec. a.C.)

Guarda ...... fiordalisi !
Il mio cuore appartiene a te
come il fiordaliso al grano.
Ogni cosa che tu vorrai,
tra le tue braccia poserò.

Tu, immagine del mio desiderio,
sei un balsamo per gli occhi.
Vedere te, al mio sguardo dà luce
e ti stringo forte a me
per sentire meglio il tuo amore,
tu, sposa del mio cuore.

Come è bella quest'ora !
Potesse - fra le tue braccia -
perdurare in eterno.
Tu mi facesti rinascere il cuore,
e ora, se gioisce o se piange,
non andare mai via da me, mai !

Rose ha detto...

Sì, buon Primo Maggio a tutti, nunc et semper et sine condicione.
C'è pure il sole, e il profumo delle acacie è sempre più presente.

Lo dice anche Carducci che questo è un giorno importante, tanto che si è mostrata anche la Luna in una coreografia di splendidi alberi, fiori, uccelli e stelle. ;)

Poi, scusate, ma non è che Giosuè ha infilato un doppio senso verso la fine del testo (del tipo del gelsomino notturno di Pascoli), o lo vedo solo io? @_@

L'Anonimo egiziano di Ardea è una delizia. In più, mi ha ricordato il Cantico dei Cantici, e per questo merita un doppio grazie.

Un saluto a Veronica: se ho ben capito ha solo reso privato il suo blog, ma rimarrà qui, per cui sarò felice di leggerla ancora.

Teo Dor ha detto...

....splendente......!!!!

Francesca Vicedomini ha detto...

Grazie Gianrico, Rose, non diciamolo a Giosuè che fa un pò lo scopiazzone...grazie TeoDor, benvenuto.
Buon lunedì...