Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

venerdì 20 aprile 2012

Come ballavamo di Anne Sexton

Hans Schlereth
   La sera del matrimonio di mio cugino
ero vestita di blu.
Avevo diciannov’anni
e ballammo, Padre, andammo in orbita.
Un movimento ondulato
come d’angeli in vasca da bagno
l’ondeggiamento di due uccelli infuocati
l’ondeggìo lento del mare in bottiglia,
sempre più lentamente ondulante.
L’orchestra suonava
“Come ballavamo la sera delle nostre nozze”,
nelle volute del valzer mi portavi
rigirandomi come la mensola in cucina,
ed eravamo cari,
tanto cari.
Ora che sei rigido
inutile come un cane cieco,
ora che non puoi più scrutarmi,
la canzone mi risuona nella testa.
Puro ossigeno fu lo champagne che bevemmo
e il tintinnìo dei bicchieri nel nostro cin cin.
Lo champagne respirava come un sub
e i bicchieri furono cristallo e la sposa
e lo sposo avvinghiati nel sonno,
come una coppia alle vecchie maratone danzanti.
Mamma ballò con venti uomini, faceva la bellona.
Tu ballavi solo con me, senza dire una parola.
Ma il serpente parlò
quando m’hai stretta più forte.
Quel serpente, beffardo
si destò al contatto
s’eresse come un grande dio.
E noi, l’una dell’altro
i colli reclini attorcigliammo
come due cigni solitari.
▬▬▬▬▬▬▬
HOW WE DANCED  
The night of my cousin’s wedding
I wore blue.
I was nineteen
and we danced, Father, we orbited.
We moved like angels washing themselves.
We moved like two birds on fire.
Then we moved like the sea in a jar,
slower and slower.
The orchestra played
“Oh how we danced on the night we were wed.”
And you valzer me like a lazy Susan
and we were dear,
very dear.
Now that you are laid out,
useless as a blind dog,
now that you no longer lurk,
the song rings in my head.
Pure oxygen was the champagne we drank
and clicked our glasses, one to one.
The champagne breathed like a skin diver
and the glasses were crystal and the bride
and groom gripped each other in sleep
like nineteen-thirty marathon dancers.
Mother was a belle and danced with twenty men.
You danced with me never saying a word.
Instead the serpent spoke as you held me close.
The serpent, that mocker, woke up and pressed against me
like a great god and we bent together
like two lonely swans.

5 commenti:

Rose ha detto...

Anne è stupenda anche nei suo ricordi... erettili? ;)
Vitalità allora, inerzia nello stesso uomo a distanza di anni, e una canzone che riallaccia le due condizioni.

Due traduzioni letterali: "i ballerini della maratona di ballo del 1930" e "tu ballavi con me". Il "solo" è un'interpretazione del traduttore.


Buon venerdì piovoso.

Francesca Vicedomini ha detto...

anche la pigra Susan mi ha lasciata sconcertata, in qualche traduzione parlava di mensole di cucina mah!
Buon inizio di w.e., aspettando Hannibal....(dal 26...)

Rose ha detto...

Hannibal? O_O Una lazy Susan (che non si traduce) tutta per te se mi dici chi è l'Hannibal che arriva il 26! ;)

Buonanotte

Francesca Vicedomini ha detto...

Ma che razza di traduzione!!!!
Quale mi consigli di usare?

da Meteo.it
Ondata di Caldo a fine mese dal 26 al 1 Maggio grazie ad "Hannibal" l'anticiclone africano, 30°C in Sardegna e Sicilia, 25°C quasi ovunque......

Rose ha detto...

Uhhh! Aspettiamo Hannibal che asciugherà la pioggia!

Penso che ormai ti convenga lasciare la traduzione com'è, ma è certo che i traduttori a volte sono proprio fuorvianti...

Un abbraccio.