Innanzi all'estate adorna di pomi e di grazie,
Quando delle ore il pieno mezzodì scocca le dodici,
In quella pienezza fermando i bei passi,
Disse un giorno, tragica abbandonata, - sposa -
Alla morte che seduceva il suo Poeta: Trapasso!
Tu menti. O vano clima nullo! io mi so gelosa
Del falso Eden che, triste, egli non abiterà.
Ecco perché i fiori profondi della terra
L'amano con silenzio e scienza e mistero,
Mentre nel loro cuore sogna il puro polline:
Ed egli, quando la brezza, ebbra di delizie,
Sospende per un attimo un nome che i calici rapisce,
Con voce flebile, talvolta, chiama piano: Ellen!
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Dans le jardin
La jeune dame qui marche sur la pelouse
Devant l'été paré de pommes et d'appas,
Quand des heures Midi comblé jette les douze,
Dans cette plénitude arrêtant ses beaux pas,
A dit un jour, tragique abandonnée - épouse -
A la Mort séduisant son Poëte : "Trépas !
Tu mens. Ô vain climat nul ! je me sais jalouse
Du faux Éden que, triste, il n'habitera pas."
Voilà pourquoi les fleurs profondes de la terre
L'aiment avec silence et savoir et mystère,
Tandis que dans leur coeur songe le pur pollen :
Et lui, lorsque la brise, ivre de ces délices,
Suspend encore un nom qui ravit les calices,
A voix faible, parfois, appelle bas : Ellen !
3 commenti:
Mi è sembrato di vedere i miei nasturzi sotto il viso della donna di Dvorak.
Continua il riciccio. Ciao. :)
sarebbe molto interessante poter raggruppare questi magnifici post oltre che in riferimento all'autore anche in base al tema delle opere, cioè per soggetto...si creerebbero sempre nuovi e coivolgenti percorsi.Grazie per la scelta sempre raffinata!
Centro di ascolto: temo sia troppo impegnativo per una piccola "bagatelle" come questo blog, però mi hai dato un'idea, vedremo...grazie e grazie a te Rose, non ricicciarmi troppo con questo caldo...
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