Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

martedì 9 agosto 2011

Siepe di Corrado Govoni

Jean Gabriel Domergue*Summer*1923

All'odore crudele
che viene dalle spine della siepe
il tuo sangue amareggia l'amore,
e ti diventan gli occhi
una luce cattiva pigiata.
Sulla tua statua che cammina
aprendo una nuova strada nel vento
invano battono le mie parole
come gocce di rugiada da me scossa.
Prego l'erba dell'argine ti venga incontro
come la lampada avvelenata del gigaro
per far soffrire la tua bocca rossa.
(Pellegrino d'amore)

2 commenti:

Rose ha detto...

Che cattivona, lei! Stavolta la mia solidarietà va al Corrado sofferente.

Un buon martedì a tutti!

Francesca Vicedomini ha detto...

Ma che carina questa ragazza stesa nell'erba però...buon mercoledì!