che viene dalle spine della siepe
il tuo sangue amareggia l'amore,
e ti diventan gli occhi
una luce cattiva pigiata.
Sulla tua statua che cammina
aprendo una nuova strada nel vento
invano battono le mie parole
come gocce di rugiada da me scossa.
Prego l'erba dell'argine ti venga incontro
come la lampada avvelenata del gigaro
per far soffrire la tua bocca rossa.
(Pellegrino d'amore)
2 commenti:
Che cattivona, lei! Stavolta la mia solidarietà va al Corrado sofferente.
Un buon martedì a tutti!
Ma che carina questa ragazza stesa nell'erba però...buon mercoledì!
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