Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

venerdì 28 ottobre 2011

Dopo? di Giovanni Pascoli

James Tissot*Vedova*1868
Forse è una buona vedova. . . Quand'ella
facea l'imbastitura e il sopramano,
venne il suo bimbo e chiese la novella.
Venne ai suoi piedi: ella contò del Topo,
del Mago . . . Alla costura, egli, pian piano,
l'ultima volta le sussurrò, Dopo?
Dopo tanto, c'è sempre qualche occhiello.
Il topo è morto, s'è smarrito il mago.
Il bimbo dorme sopra lo sgabello,
tra le ginocchia, al ticchettio dell'ago.
(Myricae*Finestra illuminata)

3 commenti:

Francesco Zaffuto ha detto...

Bella riscoperta oggi. Pascoli è stato un grande poeta, ha aperto la strada alla poesia moderna, si conosce poco e le sue belle poesie sono veramente tante.

Francesca Vicedomini ha detto...

Quanto hai ragione Francesco!
E buon fine settimana...

Rose ha detto...

Ma ci sarà un'altra novella, e noi saremo qui in attesa di ascoltarla tra ago e filo.

Nebbia, ma anche sole, e marciapiedi coperte di foglie di gialli diversi.

Finisce l'ultima settimana di ottobre. Buon we.