Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

venerdì 14 ottobre 2011

Vendetta postuma di Emilio Praga

James Tissot*1876
Quando sarai nel freddo monumento
immobile e stecchita,
se ti resta nel cranio un sentimento
di questa vita,
ripenserai l’alcova e il letticciuolo
dei nostri lunghi amori,
quand’io portava al tuo dolce lenzuolo
carezze e fiori.
Ripenserai la fiammella turchina
che ci brillava accanto,
e quella fiala che alla tua bocchina
piaceva tanto!
Ripenserai la tua foga omicida
e gli immensi abbandoni;
ripenserai le forsennate grida
e le canzoni;
ripenserai le lagrime delire,
e i giuramenti a Dio,
o bugiarda, di vivere e morire
pel genio mio!
E allora sentirai l’onda dei vermi
salir nel tenebrore,
e colla gioia di affamati infermi
morderti il cuore.
( Penombre, 1864)

2 commenti:

Rose ha detto...

Il gusto del macabro e il maledettismo degli Scapigliati, ma anche un bel po' di ironia.

Grazie a Francesca per queste gradite sorprese.

Buon venerdì. Qui soleggiato e ventoso.

Francesca Vicedomini ha detto...

Credo che lei l'abbia fatto arrabbiare parecchio!!!
Buon sabato freschetto assai!