Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

sabato 22 ottobre 2011

La figlia che piange di Thomas Stearns Eliot

Betye Saar
O quam te memorem virgo...
Sosta al piano più alto della scala-
Curvati sopra un'urna del giardino-  
Tessi, tessi la luce del sole nei tuoi capelli-
Stringi i tuoi fiori a te con penosa sorpresa-
Gettali a terra e volgiti
Con fuggitivo risentimento negli occhi:
Ma tessi, tessi la luce del sole nei tuoi capelli.
Avrei voluto così che egli se ne andasse,
Avrei voluto così vedere lei rimanere e piangere,
Egli sarebbe partito così
Come l'anima lascia il suo corpo logorato e lacero,
Come lo spirito lascia deserto il corpo prima usato.
Troverei
Un modo incomparabilmente abile e lieve,
Un modo che entrambi potremmo comprendere,
Semplice e senza fede come un sorriso e una stretta di mano.
Ella si volse, ma con il tempo d'autunno
Per molti giorni costrinse la mia immaginazione,
Molti giorni e per molte ore:
Con i capelli sulle braccia e le sue braccia cariche di fiori.
E mi domando come sarebbero stati insieme!
Avrei perduto un gesto ed un atteggiamento.
Talvolta questi pensieri meravigliano ancora
La mezzanotte turbata e la pace del meriggio.
*°*°*°*
O quam te memorem virgo ...
Stand on the highest pavement of the stair-
Lean on a garden urn-
Weave, weave the sunlight in your hair-
Clasp your flowers to you with a pained surprise-
Fling them to the ground and turn
With a fugitive resentment in your eyes:
But weave, weave the sunlight in your hair.
So I would have had him leave,
So I would have had her stand and grieve,
So he would have left
As the soul leaves the body torn and bruised,
As the mind deserts the body it has used.
I should find
Some way incomparably light and deft,
Some way we both should understand,
Simple and faithless as a smile and shake of the hand.
She turned away, but with the autumn weather
Compelled my imagination many days,
Many days and many hours:
Her hair over her arms and her arms full of flowers.
And I wonder how they should have been together!
I should have lost a gesture and a pose.
Sometimes these cogitations still amaze
The troubled midnight and the noon's repose.
(Prufrock e altre osservazioni)

2 commenti:

Rose ha detto...

Anche stavolta ci hai offerto qualcosa di splendido, Francesca.
Certe parole sono fili di anima.


Bella la foto tra il verde.

Buon sabato e buona domenica.

Francesca Vicedomini ha detto...

Eliot val sempre la pena di un piccolo sforzo...
Qui la fiera impazza!!!
Buona domenica a tutti!