Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

sabato 29 ottobre 2011

Per vivere qui di Paul Eluard

Fritz Von Thaulow*Brittany autumn
Feci un fuoco, l'azzurro m'aveva abbandonato,
Un fuoco per essergli amico,
Un fuoco per avviarmi nella notte d'inverno,
Un fuoco per vivere meglio.
Quel che a me il giorno aveva dato, ho dato:
Boschi, siepi, campagne a grano, vigne,
I nidi e i loro uccelli e le case e le chiavi,
Gli insetti, i fiori, i mantelli, le feste.
Sono vissuto al solo crepitio delle fiamme,
Solo all'aroma della vampa;
Ero come una barca che nell'acqua chiusa cala,
Come un morto io avevo un elemento solo.
*°*°*°*°*°
Pour vivre ici
Je fis un feu, l'azur m'ayant abandonné,
Un feu pour être son ami,
Un feu pour m'introduire dans la nuit d'hiver,
Un feu pour vivre mieux.
Je lui donnai ce que le jour m'avait donné:
Les forêts, les buissons, les champs de blé, les vignes,
Les nids et leurs oiseaux, les maisons et leurs clés,
Les insectes, les fleurs, les fourrures, les fêtes.
Je vécus au seul bruit des flammes crépitantes,
Au seul parfum de leur chaleur;
J'étais comme un bateau coulant dans l'eau fermée,
Comme un mort je n'avais qu'un unique élément.
(Pour vivre ici*1918)
Trad. di Franco Fortini

7 commenti:

Francesca Vicedomini ha detto...

Buon fine settimana, ultimo d'ottobre, poi comincerà l'autunno vero...già stamattina c'era la nebbia.

Gianrico Gualtieri ha detto...

Poesia sempre, ogni giorno, ogni istante come capacità di reinventare la realtà e di conferirle un senso altro, diverso, più profondo o più elevato.
Filosofia e saggezza perchè quella capacità si basa sul saper cogliere la realtà così com'è, nella sua verità e nella sua nudità, e saperla accettare, e sapersi accettare in quanto parte di quella realtà.
Cadono le foglie, cadono le speranze e le illusioni, la realtà permane e ci costituisce, con ciò che siamo, ciò che abbiamo, e con quanto ci manca.
Omnia mea maecum porto in questa fine di ottobre 2011.

Francesca Vicedomini ha detto...

Ieri sera a teatro Giuseppe Pambieri e Lia Tanzi leggevano le poesie di un'amica ipovedente. E' stato emozionante, ho comprato il libro di poesie di Marta, coraggiosa ragazza che vive sola con le ombre e il suo gatto. Ora me le leggo. Ciao Gianrico e grazie sempre per quello che scrivi...

viola ha detto...

Splendida poesia e dipinto per cominciare la stagione fredda. Sempre speciali le tue parole Ardea, la realtà spesso non è quella che si desidera ma va accettata, e la poesia, il bello, aiutano a migliorarla. Come va il lavoro Ardea ? Il mio malissimo! dopo 5 anni di duro lavoro, mi trovo a lottare per mantenerlo, ad avere a che fare con gente insensibile, che tratta le persone come fossero cose... Ma celebriamo insieme e con gioia, per quanto ci è possibile, l'arrivo di questa stagione fredda ma dai meravigliosi colori.. un bacio a te e a Francesca:)

Francesca Vicedomini ha detto...

Evviva i licenziamenti facili! Sono anch'io sempre in pensiero per mio figlio! Come farà a farsi una famiglia con la spada di Damocle sul collo?
Ragazzi vi auguro che questa crisi passi, e in fretta nonostante chi ci guida. Guida???

Gianrico Gualtieri ha detto...

Francesca, grazie a te...
Viola, la realtà può essere dura e anche spietata, il mio lavoro - è tutto quanto mi si offre - è duro e con orari difficili, lavoro anche i giorni festivi e la domenica sera. Per 1200 euro netti al mese.
Ma preferisco una verità dura, chiara, senza equivoci a delle comode illusioni.
Coraggio per il tuo lavoro e la tua vita Viola, e non ci stanchiamo di coltivare la poesia, anche negli scantinati illuminati dalla luce fredda dei neon.

AC

Rose ha detto...

Il fuoco come vita. Ci avvampa di forza, di amore, di ricordi, di amore, di luce, di calore, ci arrossisce le guance per lo sdegno e la vergogna.

Un grazie ai commentatori (e a Seneca!) già passati qui.

E buon sabato.