Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

martedì 29 maggio 2012

All'Ida di Giovanni Pascoli

Borisov-Mutasov*Self and sister*1898
Donandole viole e miosotidi campestri
Guarda: le une col lor candido viso,
gli altri, con nell'azzurro occhio il sorriso,
dicon: non ti scordare e pensa a me.
Son fanciulli de' campi: umile e schietto
è il lor linguaggio come il loro affetto;
amano e non san dirti essi il perché:
molto varia non è la lor favella,
né dotta: eppur gradiscili, o sorella;
è una favella che mentir non sa.
Son fanciulli de' campi: in lor ti fida,
ché, se vestono male, amabil Ida,
non la menzogna appreso hanno in città.
Massa, maggio dell'85.
(Poesie varie)

3 commenti:

Rose ha detto...

La donna del dipinto sembra davvero un'Ida.

Buonanotte.

Rose ha detto...

Solidale con gli emiliani e con tutti gli italiani delle zone danneggiate dal terremoto.
Speriamo che le repliche cessino presto.

Francesca Vicedomini ha detto...

Anche a me ricordava una Ida chissà perchè....