Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

domenica 13 maggio 2012

L'antica pazienza di Maria Luisa Spaziani

Joseph Christian Leyendecker
A mia madre
Tu che conosci l’antica pazienza
di sciogliere ogni nodo della corda
e allevi un pioppo zingaro venuto
a crescere nel coccio dei garofani,
lascia ch’io senta in te, come la sorda
nenia del mare dentro la conchiglia,
la voce della casa che il perduto
tempo ha ridotto in cenere.
Ma è cenere di pane scuro, sacro,
- quello che alimentavi col tuo soffio
nel forno buio della guerra - e reca
imperitura in sé la filigrana
dei tuoi ciliegi dilaniati.
L’allegria rialza la sua cresta
di galletto sui borghi desolati,
come il lillà che ti cresce alle spalle
passo a passo, baluardo sul massacro.
Raccogli ancora e sempre il pigolante
nido abbattuto dal vento di marzo
e ripara le falle della chiglia.
Nessuno è senza casa se l’attende
a sera la tua voce di conchiglia.
(Utilità della memoria) 

7 commenti:

Rose ha detto...

Buon Mother's Day, dunque.

A quelle con la ramazza in mano e a quelle che non l'hanno mai presa.

Nuovole e vento... dove ci porteranno? :S

Rose ha detto...

"Nuvole": le nuovole sono quelle a forma di uovo.

Francesca Vicedomini ha detto...

Iconografia dell'immagine materna, io della mia ricordo gli inseguimenti con la ramazza in mano.
Buone nuvole. Oggi molto meno caldo!

Squilibrato ha detto...

Io ricordo il suo volermi eternamente bene.

Rose ha detto...

io della mia ricordo gli inseguimenti con la ramazza in mano.

Ahh! Eri birichina, eh? ;)

Q. ha detto...

Amabile Volpe.
Splendida.

Un saluto!
Q.

Francesca Vicedomini ha detto...

Mia mamma risolveva velocemente i contrasti, non era precisamente un giudice di pace. (Eravamo bravissimi a scappare però...)Ma, Squilibrato, ricordo anch'io soprattutto il bene che mi voleva. Grazie Amabile Volpe. Buon lunedì a tutti cari!