Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

sabato 5 maggio 2012

Di fresca donna riversa in mezzo ai fiori di Salvatore Quasimodo

Guido Cadorin~Nudo e paesaggio fiorito~1920
  S'indovinava la stagione occulta
dall'ansia delle piogge notturne,
dal variar nei cieli delle nuvole,
ondose lievi culle;
ed ero morto.
Una città a mezz'aria sospesa
m'era ultimo esilio,
e mi chiamavano intorno
le soavi donne d'un tempo,
e la madre, fatta nuova dagli anni,
la dolce mano scegliendo dalle rose
con le più bianche mi cingeva il capo.
Fuori era notte
e gli astri seguivano precisi
ignoti cammini in curve d'oro
e le cose fatte fuggitive
mi traevano in angoli segreti
per dirmi di giardini spalancati
e del senso di vita;
ma a me doleva ultimo sorriso
di fresca donna riversa in mezzo ai fiori.

(Oboe sommerso)

2 commenti:

Rose ha detto...

Non so se ho capito, ma sembrerebbe la descrizione di un sogno.

Buon sabato sera. Anche qui si aspetta la pioggia che verrà.

Francesca Vicedomini ha detto...

E qui ora piove e temporaleggia. Buona fine di domenica...si riciccia!