Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

mercoledì 16 maggio 2012

Il giorno si raffresca di Edith Södergran

George Timothy Tobin
I
Il giorno si raffresca verso sera...
Bevi il calore dalla mia mano,
la mia mano ha lo stesso sangue della primavera.
Prendi la mia mano, prendi il mio braccio bianco,
prendi il desiderio delle mie spalle strette.
Sarebbe strano sentire
per una notte almeno, una notte come questa,
la tua testa pesare sul mio seno.
II
Hai gettato la rosa rossa del tuo amore
nel mio grembo bianco -
la tengo stretta nelle mie mani calde
la rosa rossa del tuo amore, che appassisce presto...
O tu, dominatore dagli occhi freddi,
io accetto la corona che mi porgi,
essa fa piegare il mio capo sul mio cuore.
II
Ho visto il mio signore per la prima volta oggi,
tremante, l’ho subito riconosciuto.
Ora sento già la sua mano pesante sul mio braccio leggero...
Dov’è il mio riso sonoro di vergine,
la mia libertà di donna dal capo altero?
Ora sento la stretta forte di lui sul mio corpo vibrante,
ora odo il suono duro della realtà
contro i miei fragili, fragili sogni.
IV
Hai cercato un fiore
e trovasti un frutto.
Hai cercato una sorgente
e trovasti un mare.
Hai cercato una donna
e trovasti un’anima -
tu sei deluso.
(1916)
Traduzione di Piero Pollesello
©©©©©©
I
Dagen svalnar mot kvällen...
Drick värmen ur min hand,
min hand har samma blod som våren.
Tag min hand, tag min vita arm,
tag mina smala axlars längtan...
Det vore underligt att känna,
en enda natt, en natt som denna,
ditt tunga huvud mot mitt bröst.
II
Du kastade din kärleks röda ros
i mitt vita sköte --
jag håller fast i mina heta händer
din kärleks röda ros som vissnar snart...
O du härskare med kalla ögon,
jag tar emot den krona du räcker mig,
som böjer ned mitt huvud mot mitt hjärta...
III
Jag såg min herre för första gången i dag,
darrande kände jag genast igen honom.
Nu känner jag ren hans tunga hand på min lätta arm...
Var är mitt klingande jungfruskratt,
min kvinnofrihet med högburet huvud?
Nu känner jag ren hans fasta grepp om min skälvande kropp,
nu hör jag verklighetens hårda klang
mot mina sköra sköra drömmar.
IV
Du sökte en blomma
och fann en frukt.
Du sökte en källa
och fann ett hav.
Du sökte en kvinna
och fann en själ --
du är besviken.

2 commenti:

Rose ha detto...

Francesca, hai trovato persino una poesia per il giorno che si fa più freddo! non posso che complimentarmi: mi fai rimanere a bocca aperta.

Ed Edith ci mette del suo. Che bellezza di immagini.

Buonanotte! )* <--- Sono un quarto di luna e una stellina.

Francesca Vicedomini ha detto...

Grazie, ma quella brava è Edith!
Buon soba, ancora vento freschetto...golfino!