Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

mercoledì 23 maggio 2012

A Maggio non gli basta un fiore di Giovanni Pascoli

Leon Bazile Perrault*1882
Ha visto una primula: e' poco.
Vuol nel prato le prataiole.
E' poco: vuol nel bosco il croco.
E' poco: vuole le vïole:
le bocche di leone vuole
e le stelline dell'odore.
Non basta il melo, il pesco, il pero.
Se manca uno, non c'e' nessuno.
E', quando in fior e' il muro nero,
e', quand'e' in fior lo stagno bruno,
e', quando fra le rose il pruno,
e' Maggio, quando tutto e' in fiore.
Non basta un sol pensier d'amore!
Una stella non basta al cielo!
Ma quando una si vede in cima,
tremante come una farfalla,
ma quando si vede la prima
nell'aria cilestina a galla,
la primula tra bianca e gialla,
la primula senza lo stelo;
ecco, a guardarla, due pupille,
poi dieci fisse a guardar quelle,
poi venti, poi cento, poi mille,
poi tutte, poi tutte le stelle!
Una stella: tutte le stelle!
La prima: e si riempie il cielo!
(Appendice)

3 commenti:

Francesca ha detto...

Pascoli ha proprio ragione: questo contentino non basta né a Maggio, né a noi! Vogliamo tutte le altre stelle, e tutti gli altri pensieri d'amore che il tempo sembra aver dimenticato di dedicarci.

Rose ha detto...

D'accordo con Francesca e con Giovanni. E quanto è bella questa poesia.

Rose ha detto...

Dimenticavo: buona serata e buon giove a tutti.