Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

venerdì 29 luglio 2011

Donna genovese di Dino Campana

Ettore Tito*Luglio
Tu mi portasti un pò d’alga marina
Nei tuoi capelli, ed un odor di vento,
Che è corso di lontano e giunge grave
D’ardore, era nel tuo corpo bronzino:
- Oh la divina
Semplicità delle tue forme snelle -
Non amore non spasimo, un fantasma,
Un’ombra della necessità che vaga
Serena e ineluttabile per l’anima
E la discioglie in gioia, in incanto serena
Perché per l’infinito lo scirocco
Se la possa portare.
Come è piccolo il mondo e leggero nelle tue mani!
(Inediti)

1 commento:

Rose ha detto...

Sa di mare. E mi ricorda un po' "Suzanne" di Cohen/De Andrè (genovese anche lui).

Ringrazio per la lezione di veneto. Per il centesimo, invierò tramite PayPal!

Buon venere! ;)