Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

mercoledì 20 luglio 2011

E' nata una rosa di Diego Valeri

Frederick Childe Hassam*Summer
Dice la mamma alle sue bambine:
- Questa notte (noi dormivamo,
e voi sognavate chissà che cosa)
proprio in cima al più alto ramo
è sbocciata rossa una rosa.
Voi ricordate, quando l'ho presa,
bimbe, la povera piantina:
era uno stecco, con solo appesa
qualche fogliuzza tra spina e spina.
L'ho collocata sul davanzale
della finestra che ha sempre sole,
sono stata attenta a non farle male,
e l'ho guardata, sì, con amore.
Un sorso d'acqua tutte le sere,
e tutti i giorni la luce di Dio...
e voi potete adesso vedere
quel ch'essa ha fatto: essa, non io.
Grande s'è fatta, robusta e bella,
s'è rivestita di fresco fogliame,
ed infine ha acceso la sua fiammella
di gioia, in cima al più alto ramo.
Pare un miracolo, vero, bambine?
Ma sulla terra non c'è una cosa,
non c'è uno stecco irto di spine
che non vi possa dare una rosa.
Basta sperare... sperare nel bene
che fiorisce in mezzo al dolore,
nella gioia che viene dalle pene.
E guardare con un po' d'amore.

4 commenti:

Serena ha detto...

bella e delicata..
come può essere una rosa,
come può essere dolce l'amore di una madre.

Rose ha detto...

Mi sono commossa.

Un abbraccio.

Aniello Calabrese ha detto...

Mi mancava leggere una poesia che fosse così lieve e carezzevole!

Francesca Vicedomini ha detto...

E' davvero carina nella sua semplicità, grazie a tutti e buon giovedì di sole! Finalmente!