Guglielmo Ciardi*Campagna trevigiana |
Cantava al buio d'aia in aia il gallo.
E gracidò nel bosco la cornacchia:
il sole si mostrava a finestrelle.
Il sol dorò la nebbia della macchia,
poi si nascose; e piovve a catinelle.
Poi tra il cantare delle raganelle
guizzò sui campi un raggio lungo e giallo.
Stupìano i rondinotti dell'estate
di quel sottile scendere di spille:
era un brusìo con languide sorsate
e chiazze larghe e picchi a mille a mille;
poi singhiozzi, e gocciar rado di stille:
di stille d'oro in coppe di cristallo.
In campagna (Myricae)
5 commenti:
...e a proposito di pioggia, siamo stati ostaggio tutta la mattina di un temporale non violento ma particolarmente tenace. Ora c'è il sole.
Buon sole a tutti!
È piovuto anche qui.
Purtroppo non so cantare la pioggia come Giovanni, ma posso augurare una buona fine di settimana.
Un pensiero per i norvegesi.
Un pensiero, davvero! Triste.
Anche noi al'Alpe siamo fermi al quinto verso: piove a catinelle !
ciao e a presto sui ns Blog
Ciao Silenzi, ma la montagna è sempre bella, stamattina dalla mia finestra il Grappa era invisibile in mezzo alle nubi! E mercoledì ci sono salita in una giornata limpidissima!!!
Ci si vede sui blog...
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