Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

mercoledì 27 luglio 2011

Il pudore sociale di Dacia Maraini

Lotte Laserstein
Il pudore sociale che tu credi naturale
vuole che tu sia ritrosa, ambigua, dolce
Il pudore vero sta rinchiuso come il tuorlo
dentro l’uovo, ricco, fiammante, vitale.
Questo pudore ti insegna il senso della tua integrità
di cuore, bada bene, non di una carne fatta
Simbolo sociale. Sii tu a baciarlo, a spogliarlo,
ad accarezzarlo, senza per questo rifiutare le sue
carezze e i suoi baci. Che sia chiaro, chiarissimo
lampante che siete in due a fare l’amore, non uno solo
sopra l’altro, contro l’altro, a danno dell’altro.
Rifiuta il gioco del corri e scappa che può
divertire ma alla fine ti porterà alla trappola.
La civetteria è un ‘arma così povera ed infelice
che poi quando sei incastrata contro un muro
non ti rimane che sorridere e acconsentire.
Ma non c’è niente da nascondere, lo vuoi capire.
Devi prenderti il tuo piacere da lui come
lui lo prende da te, senza infingimenti;
con pari entusiasmo e passione. Fagli la corte,
inseguilo, parlagli apertamente. Decidi tu
quando vuoi fare l’amore, non lasciarlo mai
pregare e supplicare, perché poi quando decidessi
non sarà più una decisione ma un cedimento
e subito lui urlerà di essere il tuo padrone
e avrà ragione perché sarai stata vinta e
non vincitrice, avrai accettato la regola
del cacciatore che corre appresso alla preda.

3 commenti:

Rose ha detto...

Non c'è libertà nei comportamenti precostituiti, nei vecchi giochi e giochini di potere.
"Nudi alla meta", mai come nelle faccende erotismo.

Rose ha detto...

Mercoledì in ammollo. E fa pure freddo.

Propongo una danza propiziatoria per invocare il ritorno del nostro amico Anticiclone delle Azzorre.

Ciao a tutti!

Francesca Vicedomini ha detto...

Sto già danzando Rose, per ora c'è il sole. Vediamo quanto durano le mie arti propiziatorie...
Buon soba!