Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

martedì 12 luglio 2011

Sinfonia azzurra di Ada Negri

Alfons Mucha*Moonlight
Venne in cerca di te
nella calda notte, lungo le strade dai fanali azzurri.
Tutte le strade, allora, la notte erano azzurre
come le vie dei cieli,
e il volto amato
non si vedeva: si sentiva in cuore.
E ti trovò, o dolcezza, nell'ombra
casta, velata d'un vapor di stelle.
Fra quel tremolio d'astri
discesi in terra,
in quell'azzurro di due firmamenti
l'uno a specchio dell'altro, ella
ella pure rispecchiò in te l'anima sua notturna.
E ti seguì con passo di bambina
senza sapere, senza vedere, tacita e fluida.
E allor che il giorno apparve
con fresco riso roseo su l'immenso turchino,
non trovò più se stessa
per ritornare.

3 commenti:

Serena ha detto...

Molto molto bella!
E poi il quadro di Mucha è perfetto.

Rose ha detto...

Mi ricorda per certi aspetti lo spazzacamino della canzone di Rascel, che è un bambino che spazza le stelle e le fa brillare, ma quel fondo di tristezza che vi legge Veronica lo trovo anch'io: è come se tutto quell'azzurro avesse nascosto ogni altro colore.

Buon Martedino.

Francesca Vicedomini ha detto...

Lieta vi sia piaciuta! Buon mercoledì di mezzo luglio!