Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

domenica 28 agosto 2011

Una dedica a mia moglie di Thomas Stearns Eliot

Norman Rockwell*1930
Una dedica a mia moglie
A cui devo la gioia palpitante
Che tiene desti i miei sensi nella veglia,
E il ritmo che governa il riposo nel sonno.
Il respiro comune
Di due che si amano, e i corpi
Profumano l'uno dell'altro,
Che pensano uguali pensieri
E non hanno bisogno di parole
E si sussurrano uguali parole
Che non hanno bisogno di significato.
L'irritabile vento dell'inverno non potrà gelare
Il rude sole del tropico non potrà mai dissecare le rose
Nel giardino di rose che è nostro ed è nostro soltanto.
Ma questa dedica è scritta affinchè altri la leggano:
Sono parole private che io ti dedico in pubblico.
*°*°*°*
A DEDICATION TO MY WIFE
To whom I owe the leaping delight
That quickens my senses in our wakingtime
And the rhythm that governs the repose of our sleepingtime,
The breathing in unison
Of lovers whose bodies smell of each other
Who think the same thoughts without need of speech
And babble the same speech without need of meaning.
No peevish winter wind shall chill
No sullen tropic sun shall wither
The roses in the rose-garden which is ours and ours only
But this dedication is for others to read:
These are private words addressed to you in public.
(...e io la dedico a mio marito,
 oggi, nel 35° anniversario di matrimonio) 

4 commenti:

Rose ha detto...

Sono commossa dalla serenità di Eliot.

Fortunati i destinatari di questi begli omaggi.

Felice anniversario a Francesca!

Buona domenica a tutti.

Gianrico Gualtieri ha detto...

Cosa fa schiudere un mondo e cosa, invece, lo preclude?

"Chi mostra un bambino, così com'è? Chi lo pone fra le stelle e nella mano gli dà la misura della distanza?"

Francesca Vicedomini ha detto...

Grazie a tutte/i. E si riciccia....

Francesca Vicedomini ha detto...

..e sono davvero rimasta sorpresa anch'io quando ho scoperto questa poesia, lineare e semplice e sublime di Eliot.