Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

martedì 4 gennaio 2011

Mattino d'inverno di Aleksandr Sergeevič Puškin

Lilian Westcott Hale/Zeffy/1906 Gelo e sole; giornata mirabile!
E tu sonnecchi, o mia adorabile -
su, bella, di svegliarsi e' ora:
dischiudi gli occhi di piacere,
stella del nord fatti vedere
incontro alla nordica aurora!
Ieri sera era tormenta,
e fosco il cielo, buia tenda;
la luna, pallida chiazza,
ingialliva fra nuvole gravi
e tutta mesta tu sedevi -
ma adesso... guarda alla finestra:
sotto quel cielo azzurrissimo
stesa la neve, al sole splende;
soltanto il bosco nereggia,
l'abete alla brina verdeggia,
di ghiaccio il ruscello lucente.
Una luce ambrata si posa
su tutta la stanza. E' festosa
la stufa che accesa scricchia.
Al caldo bello meditare.
Ma perche' non far attaccare
la morellina alla slitta?
Sulla neve del mattino,
con l'impaziente cavallino,
Mia cara, svelti scivolando
vedremo i campi sterminati,
i boschi, da poco spogliati,
e quella riva che amo tanto.
(1829)

3 commenti:

Rose ha detto...

Oh, what fun it is to ride in a one-horse open sleigh... o no? ;)

Ciao, cara Francesca!

asia ha detto...

gelo e sole
neve e sabbia
una neve caduta di notte, immacolata al risveglio, con tracce invisibili,cartografia segreta, discorsi di angeli condensati in fiocchi hanno tessuto un racconto nel quale l'aurora specchiandosi amplifica il carisma dell'illuminazione "nordica-orientale" mattutina.
Svegliati, come una spiaggia di sabbia bianca, dove la bassa marea svela i poemi scritti dalle onde, e i cavalli dei pensieri più acuti, sono pronti a lasciare impronte creative sulla neve e sulla spiaggia.
Saluti.

Francesca Vicedomini ha detto...

Grazie Asia e Rose, siete magnifiche...